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The Italian Pass presenta: The Fashion Pass

settembre 20, 2010 1 commento

Rubrica a cura di Federica Ceramponi

« Chanel, hai un disperato bisogno di Chanel »

Amanti dello shopping compulsivo? Non potete fare a meno di “lécher les vitrines”? La moda é una delle vostre ossessioni più frequenti?

Bene, siete nel posto giusto! Questa pagina offertavi dal servizio “The Italian Pass” si occuperà di indirizzarvi verso i posti più glamour e più “in” della capitale dove fare shopping. Qualunque siano i vostri gusti o le vostre tendenze “The Fashion Pass”sarà in grado di accontentare anche i più esigenti! Budget limitato o budget consistente? Non importa! Ce n’è per tutti! “The Fashion Pass” vi suggerirà luoghi in cui fare shopping per tutte le tasche e soprattutto vi seguirà nelle vostre scelte segnalandovi i posti più o meno convenienti per i vostri acquisti.

Vi proporremo grandi Centri Commerciali ma anche piccoli negozi dove poter acquistare oggetti ed accessori più ricercati e sofisticati.

Il servizio “The Italian Pass” vuole soddisfare ogni singolo aspetto della vostra visita nella Capitale e per questo tramite “The Fashion Pass” cercherà di soddisfare anche la vostra passione per lo shopping!

Abbigliamento, libri, ottica, artigianato, articoli da regalo, musica, lampade, giocattoli, hi-tech, profumi, accessori, calzature…. Le vie della Capitale vi offriranno questo e molto altro ancora!

Allora siete pronti? Che lo shopping abbia inizio! E ricordate “The Fashion Pass” é dedicato anche a coloro i quali credono di non aver bisogno di acquistare nulla perché:

“Un negozio può svegliarti la libidine per cose di cui neanche immaginavi di avere bisogno” (Rebecca Bloomwood –  Tratta dal film “I love shopping”)

Tassa di soggiorno, il settore turistico in rivolta.

giugno 3, 2010 Lascia un commento

Non sorprende il provvedimento previsto dalla finanziaria (o misura d’austerita che si voglia) che ancora una volta dimostra quanto l’Italia ( per non parlare di governi e diretti responsabili, per evitare facili campanilismi), o meglio la relativa classe dirigente, sia completamente incapace di riconoscere il turismo quale una delle risorse primarie se non principale, per la  propria ripresa e il conseguenziale prestigio economico.

Si guarda, come al solito,  più all’uovo oggi che alla gallina domani, e si finsce per penalizzare un settore che potrebbe offrire posti di lavoro e ridare slancio ad un paese che ha la fortuna, più di altri, di poter contare su un patrimonio (fanno bene gli inglesi a definirlo “Heritage”) di inestimabile valore, che é ed e sempre stato li, alla portata di tutti.

L’Italia purtroppo é il paese che favorisce l’outgoing penalizzando l’incoming, e si fa davvero fatica a comprendere il perché.

Ma di cosa stavamo parlando?

Ah si, della rivolta degli Operatori del Turismo contro l’ipotesi di introdurre la tassa di soggiorno (prevista per l’appunto nella manovra del Ministro Tremonti) fino a 10 euro per chi soggiorna negli hotel di Roma.

Sembra quasi di tornare a scene di Benignana o Troisiana memoria, pensando ai poveri turisti importunati ogni qual volta mettano piede sul suolo capitolino.

“Alt! chi siete? Si, ma quanti siete? E che cosa portate? Un fiorino!!!”

Poveri loro e poveri noi.

Se c’é chi come il sindaco Alemanno “non capisce” lo scandalo sulla tassa, e per questo “é giusto che i turisti contribuiscano al bilancio del Comune” (Più di quanto non facciano già?!?), c’é invece chi considera la tassa assurda.

Per Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, siamo già ai minimi storici per quanto riguarda l’occupazione e tale operazione costringerebbe gli operatori ad applicare tagli che potrebbero arrivare al 20% del totale, pari a 30 mila persone.

“Si deve capire che il turista che arriva a Roma, porta soldi a tutta l’economia e una tassa su Roma potrebbe pesare su tutta la penisola, considerando che gli stranieri che arrivano nella Capitale poi fano tappa a Venezia e Firenze” sostiene il presidente di Fiavet Lazio, Andrea Costanzo.

Di questa situazione non potevano non preoccuparsi i proprietari di Bed & Breakfast e hotel di fascia media.

Si pensa infatti che questa tassa andrà a colpire i più piccoli, che, come al solito, ne faranno le spese.

Purtroppo non la pensano cosi in Comune. Questa infatti “non sarebbe una tassa di soggiorno ma di scopo, che pagherebbero i turisti e lo farebbero anche volentieri”

Ma non sarebbe meglio chiederlo ai turisti cosa ne pensano?

Disoccupazione, tagli al personale, tasse in un settore che dovrebbe essere trainante e determinante. Purtroppo, chi dovrebbe badare alla salute dei centri economici primari del paese, tende a spremere sempre e solo la gallina dalle uova d’oro, tutta e subito, senza assolutamente curarsi dello sviluppo, della valorizzazione culturale, e del mutuale benessere futuro.

Fortunatamente c’é chi con passione, ogni giorno, lavora duramente per tutelare il nostro patrimonio, a favore della produttività che da esso deriva.

Patrimonio,  heritage (e chi più di noi, oltre agli inglesi, potrebbe definirlo tale?).

Giornata nazionale della bicicletta

Domenica 9 Maggio, in occasione della giornata nazionale della bicicletta , Roma sarà teatro di una serie di eventi promossi dall’Assessorato all’Ambiente.

Partenza alle 10:30 lungo Via dei Fori Imperiali con i bambini di Bimbinbici, che pedaleranno verso il Campidoglio, dove alle ore 11:15 verrà presentato il Piano quadro della ciclabilità.

Altro ciclo-raduno é quello organizzato dal Rotary Club Roma Tevere per Medici Senza Frontiere.

Fonte: www.metronews.it

GUIDE’N’BIKE – Guide ciclabili

GUIDE’N’BIKE é un servizio turistico insolito in quanto offre tour itineranti nelle città d’arte, accompagnati da esperte guide multilingua, rigorosamente in bicicletta, in linea con i parametri di rispetto verso l’ambiente e il patrimonio monumentale.

E’ l’occasione unica di un tour diverso ed affascinante, all’aria aperta lungo percorsi ciclabili in totale eco-sostenibilità. Presenta un’ampia scelta di percorsi appositamente disegnati per bici da città e trekking con audio-guida in tempo reale all’itinerario visitato.

Il punto di partenza di GUIDE’N’BIKE allo stato preogettuale é la città di Roma.

La città eterna è la terza città più visitata d’Europa.Nel corso della sua millenaria storia, è stata la capitale dell’Impero romano e il cuore della cristianità cattolica. Il suo centro storico, sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Naturalmente, per questa ragione, il turismo rappresenta una delle voci più importanti per il bilancio cittadino, considerata l’offerta culturale della città. Le cose da vedere infatti non finiscono mai: templi, basiliche, chiese, palazzi, piazze, parchi, musei e fontane. Andare per monumenti a Roma, infatti è entusiasmante ma anche molto stancante. Guide’n’Bike è quindi il tour più appropriato per visitare l’intero centro storico in minor tempo rispetto ad una passeggiata nel cuore della città, dalla cupola del Colosseo ai Fori Imperiali, da città del Vaticano alla splendida Piazza di Spagna.

A breve aggiornamenti in merito.

Manuale per viaggiatori internauti

marzo 11, 2010 Lascia un commento

Turisti d’occasione o viaggiatori incalliti, amanti del movimento eco-sostenibile o di quello su gomma e da polveri sottili, degustatori del “tipico” locale o animali da fast-food, sognatori di bellezze e arte o affamati di luci e divertimento che siano, oggi sembra che abbiano finalmente la possibilità di dar sfogo alla propria necessità e voglia di informazione turistica. Quale possibilità migliore, infatti, per  potersi “ritagliare” un’offerta circostanziata, programmata, definita sulle proprie attitudini , desideri e soprattutto…tasche, che quella che giornalmente ci offre un mezzo quale la rete. Internet, sembra infatti che sia in trend crescente per tutti quelli che desiderano ottimizzare l’offerta disponibile rispetto alla personale domanda. Complice la sua accessibilità pressoché universale e l’abbattimento dello spazio e del tempo che rende possibile grazie  ad un semplice “click”, fornisce finalmente a tutti una valutazione chiara rispetto ai vantaggi e agli svantaggi di un’offerta sempre più variegata  ed  ai relativi luoghi e ai mezzi per raggiungerli, alle tipologie degli alloggi, delle attrattive turistiche e ai relativi prezzi. Niente più  “ahi ahi” ai danni del povero “Turista fai da te”, che trova cosi il suo riscatto. L’esempio migliore per dimostrarlo   é l’organizzazione di  una “due giorni” a Firenze (in quanto si verifica turismo quando si presuppone almeno un pernottamento). Il tutto, direttamente dal divano di casa nostra. Il capoluogo toscano si raggiunge facilmente in treno, uno dei mezzi turistici più eco-compatibili e veloci, pulizia e ritardi periodici a parte (é importante, infatti,  il ruolo dello stato nella proposta turistica e nella sua qualità, ma questa è un’altra storia). Con un click e una carta di credito prepagata è possibile ricevere all’istante un biglietto elettronico a prezzi vantaggiosi. Il centro di Firenze, a pochi passi dalla stazione,  offre la possibilità di visitare  un paradiso medioevale che contiene in poco spazio la graziosa arcata di Ponte Vecchio, la svettante cupola del Duomo, gli splendori  della Basilica di San Lorenzo e di Santa Croce e la ricca galleria degli Uffizi.  Ed é proprio tra i suoi monumenti architettonici che si può prenotare una sistemazione, grazie ai servizi on line offerti da alcuni hotel e pensioni.

E’ il caso della  “Locanda Orchidea”, gradevole e centrale pensione nonché una delle sistemazioni economiche migliori della città (dai 50 a 75€ per una doppia) o dell’Hotel Bellettini (dai 60 a 90€ per doppia), accogliente albergo, uno dei migliori nella categoria media, che occupa un palazzo che ospita viaggiatori da quasi quattro secoli. La vicina zona di Santa Croce è l’esempio per un turismo equo. Gli amanti del pasto veloce possono rifugiarsi a “L’antico noé”, locale economico che offre deliziosi panini da mangiare ascoltando soft jazz, mentre i curiosi del “prodotto tipico” trovano in “Vini e Vecchi Sapori” un locale suggestivo, il cui menù è ricco di specialità e vini toscani. Il centro lo si visita in un pomeriggio ed arrivati al Duomo ci si può fermare per un aperitivo all’Astor Café tra cocktail e musica, di fronte alle mura della cattedrale. La notte a Firenze non fa certo scintille ma vi sono locali che offrono musica e ritmi moderni. Tra le attrazioni turistiche il Viper Theatre, discoteca e locale di musica dal vivo le cui serate sono animate da concerti di famosi cantautori e gruppi italiani e internazionali e eventi di musica elettronica, i cui prezzi oscillano tra i “popolari” 10 e 15€. Al mattino Firenze ha una luce particolare e da piazzale Michelangelo si gode un panorama suggestivo dell’intera città. L’ideale saluto ad un luogo senza tempo. E tutto grazie ad un click.

IL BEL PAESE E IL TURISMO EQUO

marzo 11, 2010 Lascia un commento

Paese strano il nostro. L’Italia, forse il paese che può vantare il maggior numero di monumenti storici sul territorio e alcune tra le bellezze naturali più acclamate al mondo, oggi ricopre, secondo le stime del “World Travel & Tourism Council” (l’organizzazione mondiale che riunisce i principali operatori del settore turistico), il 9° posto nelle classifica mondiale del Pil del settore turistico ed il 5° posto nella graduatoria delle entrate derivanti dall’affluenza turistica, rischiando di perdere ulteriore terreno nei prossimi anni. Chi ci precede sono Francia, Spagna, Stati Uniti e Cina. Insomma, sembra che l’Italia non piaccia più come una volta. Come è possibile? E la promozione eterna e gratuita di cui il belpaese si avvale da sempre grazie al mito di “Roma caput mundi”, di Leonardo e Michelangelo, dei film di Fellini (Ekberg bagnata compresa), della pizza inventata a Napoli in onore della regina Margherita di Savoia? Non basta più? I dati dicono di no. Eppure sembra che la responsabilità sia soprattutto nostra. Si, noi italiani che animati dal concetto che “l’erba del vicino sia sempre più verde” scegliamo all’estero le nostre mete turistiche dimenticandoci del nostro patrimonio ( “Heritage”, come lo chiamano gli inglesi), ereditato da secoli di grande storia e che non valorizziamo, incredibilmente ottusi rispetto alla ricchezza culturale e alla bellezza del nostro stivale. Quando poi c’è da fare gli onori di casa non è che diamo il meglio. Il concetto di calore e accoglienza sembra che negli ultimi tempi sia delimitato ai confini delle nostre case e che, appena fuori, si manifesti solo come scusa per manomettere il tassametro e spillare un po’ di soldi al malcapitato turista, o per imbrattare con un T.V.B una proprietà comune (di tutti appunto), una qualsiasi statua che se potesse scenderebbe dal piedistallo per dircene due. Basterebbe allargare quei confini dalle Alpi a Lampedusa. Quando parliamo di Offerta Turistica,l’insieme delle componenti più o meno finalizzabili ad uso turistico (risorse, servizi, strutture ricettive etc..) volte alla realizzazione di pacchetti da destinare ad uso della domanda esterna, non siamo messi poi cosi bene. La nostra industria turistica è poco competitiva, le infrastrutture non sempre all’altezza della situazione e i prezzi ingiustificatamente alti. Basterebbe infatti confrontare un Best Western di Las Vegas con prezzi a partire da 40 € a notte contro i 60 di uno stesso albergo a Roma. Aggiungiamoci poi la scarsa attenzione a settori specifici, come il low cost e i giovani. In Italia praticamente non esistono i cosiddetti budget hotel, le catene con servizi spartani e tariffe contenute, che negli Stati Uniti trovano esempio nei Motel 6 (lusso annesso) a ottime condizioni tariffarie. E Internet? Quale sconosciuto. In Europa il 34 per cento delle prenotazioni alberghiere viene fatto direttamente via Internet dai siti degli hotel. Un modo per risparmiare qualche euro che è destinato a diffondersi sempre di più. In Italia le prenotazioni via Internet sono al 24 per cento, dieci punti sotto la media europea, per la semplice ragione che sono pochi gli hotel che offrono questo servizio. Siamo indietro dunque. Un coordinamento e investimenti reali in questo senso, uniti alla diffusione di una sensibilizzazione al turismo, magari introducendolo come materia scolastica, come nei paesi dove di ogni necessità si fa virtù, potrebbero essere delle soluzioni.
Si ha sempre l’impressione che altrove il turismo sia visto come un’opportunità, per creare occupazione, benessere e per offrirne altrettanto. L’esempio già citato di Las Vegas spiega come si possa creare e ottimizzare, dal nulla, una fonte piena di attrattiva ed equa soprattutto. E noi? Siamo pronti a sfruttare quest’opportunità?.