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Posts Tagged ‘low cost’

Turismo e lavoro. E’ possibile!!!

ottobre 20, 2010 Lascia un commento

Video promozionale delle professioni turistiche in Italia.

Ideato e realizzato da Fabio Villanis per THE ITALIAN PASS.

 

Turismo e Lavoro. E’ Possibile!

ottobre 13, 2010 Lascia un commento

Video promozionale delle professioni turistiche in Italia.
Ideato e realizzato da Fabio Villanis per THE ITALIAN PASS.

The Italian Pass presenta: The Fashion Pass

settembre 20, 2010 1 commento

Rubrica a cura di Federica Ceramponi

« Chanel, hai un disperato bisogno di Chanel »

Amanti dello shopping compulsivo? Non potete fare a meno di “lécher les vitrines”? La moda é una delle vostre ossessioni più frequenti?

Bene, siete nel posto giusto! Questa pagina offertavi dal servizio “The Italian Pass” si occuperà di indirizzarvi verso i posti più glamour e più “in” della capitale dove fare shopping. Qualunque siano i vostri gusti o le vostre tendenze “The Fashion Pass”sarà in grado di accontentare anche i più esigenti! Budget limitato o budget consistente? Non importa! Ce n’è per tutti! “The Fashion Pass” vi suggerirà luoghi in cui fare shopping per tutte le tasche e soprattutto vi seguirà nelle vostre scelte segnalandovi i posti più o meno convenienti per i vostri acquisti.

Vi proporremo grandi Centri Commerciali ma anche piccoli negozi dove poter acquistare oggetti ed accessori più ricercati e sofisticati.

Il servizio “The Italian Pass” vuole soddisfare ogni singolo aspetto della vostra visita nella Capitale e per questo tramite “The Fashion Pass” cercherà di soddisfare anche la vostra passione per lo shopping!

Abbigliamento, libri, ottica, artigianato, articoli da regalo, musica, lampade, giocattoli, hi-tech, profumi, accessori, calzature…. Le vie della Capitale vi offriranno questo e molto altro ancora!

Allora siete pronti? Che lo shopping abbia inizio! E ricordate “The Fashion Pass” é dedicato anche a coloro i quali credono di non aver bisogno di acquistare nulla perché:

“Un negozio può svegliarti la libidine per cose di cui neanche immaginavi di avere bisogno” (Rebecca Bloomwood –  Tratta dal film “I love shopping”)

IL BEL PAESE E IL TURISMO EQUO

marzo 11, 2010 Lascia un commento

Paese strano il nostro. L’Italia, forse il paese che può vantare il maggior numero di monumenti storici sul territorio e alcune tra le bellezze naturali più acclamate al mondo, oggi ricopre, secondo le stime del “World Travel & Tourism Council” (l’organizzazione mondiale che riunisce i principali operatori del settore turistico), il 9° posto nelle classifica mondiale del Pil del settore turistico ed il 5° posto nella graduatoria delle entrate derivanti dall’affluenza turistica, rischiando di perdere ulteriore terreno nei prossimi anni. Chi ci precede sono Francia, Spagna, Stati Uniti e Cina. Insomma, sembra che l’Italia non piaccia più come una volta. Come è possibile? E la promozione eterna e gratuita di cui il belpaese si avvale da sempre grazie al mito di “Roma caput mundi”, di Leonardo e Michelangelo, dei film di Fellini (Ekberg bagnata compresa), della pizza inventata a Napoli in onore della regina Margherita di Savoia? Non basta più? I dati dicono di no. Eppure sembra che la responsabilità sia soprattutto nostra. Si, noi italiani che animati dal concetto che “l’erba del vicino sia sempre più verde” scegliamo all’estero le nostre mete turistiche dimenticandoci del nostro patrimonio ( “Heritage”, come lo chiamano gli inglesi), ereditato da secoli di grande storia e che non valorizziamo, incredibilmente ottusi rispetto alla ricchezza culturale e alla bellezza del nostro stivale. Quando poi c’è da fare gli onori di casa non è che diamo il meglio. Il concetto di calore e accoglienza sembra che negli ultimi tempi sia delimitato ai confini delle nostre case e che, appena fuori, si manifesti solo come scusa per manomettere il tassametro e spillare un po’ di soldi al malcapitato turista, o per imbrattare con un T.V.B una proprietà comune (di tutti appunto), una qualsiasi statua che se potesse scenderebbe dal piedistallo per dircene due. Basterebbe allargare quei confini dalle Alpi a Lampedusa. Quando parliamo di Offerta Turistica,l’insieme delle componenti più o meno finalizzabili ad uso turistico (risorse, servizi, strutture ricettive etc..) volte alla realizzazione di pacchetti da destinare ad uso della domanda esterna, non siamo messi poi cosi bene. La nostra industria turistica è poco competitiva, le infrastrutture non sempre all’altezza della situazione e i prezzi ingiustificatamente alti. Basterebbe infatti confrontare un Best Western di Las Vegas con prezzi a partire da 40 € a notte contro i 60 di uno stesso albergo a Roma. Aggiungiamoci poi la scarsa attenzione a settori specifici, come il low cost e i giovani. In Italia praticamente non esistono i cosiddetti budget hotel, le catene con servizi spartani e tariffe contenute, che negli Stati Uniti trovano esempio nei Motel 6 (lusso annesso) a ottime condizioni tariffarie. E Internet? Quale sconosciuto. In Europa il 34 per cento delle prenotazioni alberghiere viene fatto direttamente via Internet dai siti degli hotel. Un modo per risparmiare qualche euro che è destinato a diffondersi sempre di più. In Italia le prenotazioni via Internet sono al 24 per cento, dieci punti sotto la media europea, per la semplice ragione che sono pochi gli hotel che offrono questo servizio. Siamo indietro dunque. Un coordinamento e investimenti reali in questo senso, uniti alla diffusione di una sensibilizzazione al turismo, magari introducendolo come materia scolastica, come nei paesi dove di ogni necessità si fa virtù, potrebbero essere delle soluzioni.
Si ha sempre l’impressione che altrove il turismo sia visto come un’opportunità, per creare occupazione, benessere e per offrirne altrettanto. L’esempio già citato di Las Vegas spiega come si possa creare e ottimizzare, dal nulla, una fonte piena di attrattiva ed equa soprattutto. E noi? Siamo pronti a sfruttare quest’opportunità?.